Val Nure
Scopri cosa fare, cosa vedere e dove dormire in Val Nure la più boschiva e la più mineraria tra le vallate piacentine.
Incastonata tra Val d’Arda e Val Trebbia, la Val Nure è da sempre la più boschiva e la più mineraria tra le vallate piacentine. Le attività estrattive del ferro risalgono all’epoca dei Romani e proseguirono siano alla fine della prima guerra mondiale.
La valle prende il nome dal torrente Nure che l’attraversa da sud verso nord per tutta la sua lunghezza. Il territorio è ricompreso tra i confini di otto comuni: Ferriere, Farini, Bettola, Ponte dell’Olio, Vigolzone, Podenzano, San Giorgio e Pontenure.
Ricco e variegato il patrimonio di flora e fauna in Val Nure. Numerosi sono i boschi di faggi, castagni, frassini e noccioli. In alcune zone sono presenti anche abeti bianchi e pini mugo, habitat ideale per gufi, poiane, barbagianni, falchi e scoiattoli. Nei sottoboschi crescono in abbondanza mirtilli, lamponi e numerose varietà di funghi. Più a valle, le praterie sono ammantate, a seconda delle stagioni, dai colori intensi e variegati di ginestre, rododendri, cardi, fiordalisi, bucaneve, orchidee e rose selvatiche.
Nelle zone di Albarola e Vigolzone il territorio della Val Nure è caratterizzato dalla presenza di numerosi e rinomati vigneti mentre la pianura nel comune di Podenzano è utilizzata per la coltivazione del pomodoro.
COSA FARE E COSA VEDERE IN VAL NURE
Sotto il profilo storico e turistico sono di sicuro interesse il borgo neomedioevale di Grazzano Visconti ed il castello di Paderna. A Pontenure è degna di nota la Villa Raggio costruita alla fine dell’ottocento su progetto di Luigi Rovelli e circondata da un parco pubblico di interesse naturalistico con ghiacciaia e teatro-serra.
Di particolare interesse artistico e religioso in Val Nure è invece il comune di Bettola, divenuto il fulcro religioso della valle in seguito all’apparizione della Madonna ad una giovane pastorella vicino ad una quercia nel 1496. Vicino al luogo dell’apparizione, nel 1954 fu costruita una Cappella dell’apparizione con facciata in stile montano e tetto spiovente a capanna. Tra il 1879 e io 1875 furono costruiti a Bettola in Val Nure un santuario per conservare una statua dedicata alla Madonna della Quercia ed un’ampia piazza dedicata a Cristoforo Colombo la cui nascita si ritiene essere avvenuta in località Pradello, all’interno del territorio comunale.
Il Santuario è a tre navate in stile gotico-toscano con soffitti a crociera costolinati e affreschi alle pareti. Di notevole fattura l’affresco dell’abside che ritrae una quercia nella quale rimane incastonata la statua della Madonna racchiusa in una nicchia musiva dorata.
Le specialità gastronomiche della Val Nure, oltre ai più diffusi piatti della cucina piacentina, comprendono proposte dalla chiara influenza montana come le tagliatelle alla boscaiola, i ravioli ai funghi ed il risotto ai tartufi. Tra i secondi ricordiamo la selvaggina arrosto, il cinghiale in umido, la burtleina alla bettolese. La torta di fichi di Albarola e le crostate ai frutti di boschi sono i dolci più popolari della vallata.
DOVE DORMIRE IN VAL NURE
La media Val Nure può essere raggiunta partendo dal nostro agriturismo in circa 60 minuti in macchina, percorrendo 55 chilometri. Per informazioni e costi dei servizi offerti da Podere Casale, consulta la seguente pagina prenotazioni