INGREDIENTI PER 4 PERSONE
500 gr. di macinato di cavallo
2 bicchieri di vino bianco secco
1 cipolla tritata
1 carota
1 peperone tritato e senza semi
250 gr. di pelati
lardo pesto (noi lo abbiamo sostituito con olio di oliva extra vergine)
un trito di erbe (rosmarino, prezzemolo e salvia)
aglio, 1 spicchio
sale q.b.
pepe q.b.
PREPARAZIONE
La pìcula ad caval (o pìcula ‘d caval) è uno dei piatti più noti della cucina piacentina.
Il nome dialettale “Pìcula d’caval” talvolta viene impropriamente tradotto in italiano con la forma “piccola di cavallo”. In verità “Pìcul” in dialetto piacentino è un aggettivo che si potrebbe tradurre con “ridotto”, mentre il sostantivo “Pìcula” indica più verosimilmente la “razione”.
Quindi, in ultima analisi, “Pìcula” ad caval significa una “porzione di cavallo”, cioè un piatto a base di carne equina.
Una volta considerato “piatto povero” è stato oggi ampiamente rivalutato dalla cucina italiana e internazionale, grazie alle tante qualità benefiche della carne di cavallo, come la magrezza, l’alta digeribilità e l’elevato contenuto di ferro.
Considerata un alimento nobile, viene spesso consigliata agli sportivi, ai bambini in fase di crescita, alle donne in gravidanza e ai soggetti anemici.
Si narra che le origini di questo piatto siano da ricercare nella tradizione militare piacentina: l’abbondanza di cavalli rendeva questo ingrediente facile da reperire e molto in uso nelle cucine. E’ un piatto semplice da cucinare ma molto saporito, che in inverno si adatta perfettamente alla polenta.
Iniziamo la preparazione della nostra Pìcula facendo soffriggere delicatamente la cipolla tritata piuttosto grossolanamente (potete tagliarla finemente se preferite) insieme a uno spicchio d’aglio nel lardo. Per rendere la ricetta più light abbiamo scelto di utilizzare dell’olio di olive extra vergine al posto del lardo.
Adagiate delicatamente la carne e lasciatela rosolare a fuoco molto basso per circa un’ora, sfumando con del vino bianco secco (almeno un paio di bicchieri). Se si asciuga troppo aggiungete passato di pomodoro o del brodo.
Aggiungete durante la cottura il peperone tagliato a pezzetti e privato dei suoi fastidiosi semini, i 250 grammi di pelati, la carota tagliata a rondelle e le erbe aromatiche.
Lasciate cuocere la pìcula ancora per 30/40 minuti sempre su fuoco basso. Aggiungete sale e pepe a piacere.
Quando è pronta, distribuite le porzioni in quattro scodelline di terracotta o, in alternativa, in un piatto piano con un contorno di polenta.
Abbiamo abbinato a questo piatto un vino rosso Bonarda Frizzante Podere Casale.
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