Il borgo medievale di Zavattarello ubicato tra i torrenti Tidone e Morcione e completamente circondato da boschi di abeti, pini e castagni. Oggi è una piccola meta turistica del pavese proprio sul confine con la Val Tidone.
Zavattarello nel X secolo faceva parte dei possedimenti del monastero di San Colombano di Bobbio, e proprio a quell’epoca risale l’edificazione del castello che da mille anni domina il borgo.
Il castello di Zavattarello si presente di forma compatta e massiccia, con poderose mura spesse sino a quattro metri che ne fanno una efficiente struttura militare, a tal punto da non essere mai stato espugnato durante tutta la sua lunga storia. Particolare ed unico nel suo genere il complesso e labirintico sistema di passaggi, scale e livelli interni alla fortezza che la rendono unica nel suo genere. Dalle prigioni scavate nella roccia sino alla torre di avvistamento sono oltre quaranta le stanze del castello oggi aperte al pubblico e visitabili unitamente al museo di arte contemporanea posto all’ultimo piano.
Come altri castelli e feudi della zona, fu nel corso dei secoli conteso tra diverse famiglie e fazioni passando ora ai Guelfi ora ai Ghibellini. Nel 1385 il castello ed il feudo di Zavattarello tornarono nelle disponibilità del Vescovo di Bobbio che cinque anni più tardi lo concesse al famoso condottiero di ventura Jacopo Dal Verme. Cento anni più tardi, Ludovico il Moro indusse la nipote Chiara Sforza ad avvelenare il marito Pietro Dal Verme che non aveva figli maschi. In questo modo il Moro si impadronì del castello e del feudo di Zavattarello. Sembra tuttavia che la buon anima di Pietro Dal Verme non l’abbia presa troppo bene e sempre più spesso presunti avvistamenti del suo fantasma sono segnalati tra le mura del castello. Ricercatori del paranormale hanno potuto registrare durante appositi sopraluoghi misteriosi rumori ed inquietanti voci maschili. Altri testimoni giurano di aver assistito a porte che si aprono da sole, sedie che si spostano, spartiti musicali spariti durante un concerto e riapparsi in un’altra sala del maniero.
Per visite al castello ed al museo si possono consultare gli orari ed i giorni di apertura sul sito ufficiale.