Monticelli d’Ongina è un piccolo borgo agricolo di pianura ubicato tra i meandri del fiume Po vicino al parco naturalistico di Isola Serafini.
Il piccolo borgo è oggi sede di un importante centro logistico collocato vicino all’uscita Caorso dell’autostrada A21 Brescia-Torino, ma è rinomato soprattutto come capitale dell’aglio, cui è dedicata una grande fiera nella prima domenica di ottobre.
I piatti tipici locali sono i tortelli di zucca e la zuppa di pesce di fiume, e in loco si produce anche un liquore denominato Bargnolino.
Monticelli d’Ongina era sin dall’antichità luogo di passaggio di una certa importanza in quanto sorgeva lungo la via Postumia, fatta costruire nel 148 A.C. e che collegava Genova sul mar Mediterraneo ad Aquileia importante porto sul mar Adriatico.
Il castello di Monticelli d’Ongina, anche detto castello Pallavicino-Casali, fu costruito durante il XV secolo per volontà del marchese Rolando Pallavicino detto il Magnifico. Fu il figlio di Rolando, Carlo Pallavicino vescovo di Lodi ad ultimare il castello.
Nella seconda metà del XVI secolo il maniero fu concesso ai Casali sostenuti dai Farnese e dal Ducato di Parma e Piacenza.
Il castello rimase in possesso dei Casali sino alla metà del secolo scorso quanto nel 1957 entrò a far parte dei beni della diocesi di Fidenza.
La struttura si presenta a pianta quadrangolare con quattro torri cilindriche poste agli angoli del perimetro, interamente circondato da ampio fossato. La costruzione è in laterizio e nel mastio principale sono ancora ben visibili gli incastri di un ponte levatoio oggi rimosso e sostituito da un ponte fisso in muratura.
Il cortile interno è in parte scandito da un loggiato con archi a tutto sesto, oggi ancora visibile su di un solo lato, mentre gli altri tre sono stati chiusi. Al piano superiore sono ubicati gli appartamenti nobiliari collegati al cortile da uno scalone decorato con affreschi del XVIII secolo.
Di particolare pregio artistico la cappella quattrocentesca con soffitto a vela costolonato e interamente affrescato dai cremonesi Bonifacio e Benedetto Bembo.
Nelle cantine del castello sono ospitati il Museo Etnografico del Po, il Museo Archeologico e l’Acquario del Po. Al piano terra è invece ubicato un Museo civico. Le aperture sono su prenotazione al numero 0523-827048.
Il Castello è anche utilizzato come location per concerti e manifestazioni culturali e fieristiche come quella dell’aglio o del geranio.
Anche il castello Pallavicino-Casali è interessato da fenomeni paranormali. Secondo la leggenda una giovane donna di nome Giuseppina fu brutalmente assassinata tra le mura del maniero nel 1872 da uno spasimante impazzito per essere stato rifiutato dalla ragazza.
A Monticelli si tramanda che il fantasma di Giuseppina si sarebbe più volte manifestato attraverso lugubri lamenti uditi provenire dalle mura della rocca.
Fonti:
“Piacenza e la sua provincia” di Leonardo Cafferini, Nuova Litoeffe, Castelvetro Piacentino; 2005
Foto: Comune di Monticelli